Il giorno 27 gennaio 2018, in occasione della Giornata della Memoria in ricordo delle vittime della Shoah, uscirà il quinto album di Daniele Goldoni: “Voci dal profondo inferno, canti e storie di deportati”.
Questo album, scritto con la preziosa consulenza degli storici della Shoah Prof. Frediano Sessi e Prof. Carlo Saletti, è frutto di un lavoro di ricerca storica sui canti dei deportati e della loro traduzione e adattamento in italiano.
Daniele Goldoni attraverso i canti dei deportati racconta la storia degli uomini che li hanno scritti, delle condizioni in cui hanno vissuto e troppo spesso sono morti.
Storie dei ghetti, dei lager e del viaggio che le canzoni hanno compiuto attraverso l’Europa occupata spesso superando le barriere del filo spinato.
Attraverso la musica e la narrazione emerge un racconto in cui la Storia è fatta di uomini, di vite e delle emozioni che arrivano direttamente a chi ascolta grazie alla traduzione in italiano dei testi delle canzoni.
Alcuni dei brani dello spettacolo vengono proposti ed eseguiti per la prima volta in italiano rendendo quest’opera ancora più preziosa e unica nel suo genere.
Daniele Goldoni presenterà questo lavoro ai giovani di Parma presso il Centro Giovani Federale mercoledì 31 gennaio alle ore 18:30 attraverso un laboratorio/concerto che si chiama “Adotta una storia”. Dice Goldoni: “L’idea è di raccontare ai ragazzi le storie e di cantare loro le canzoni dei deportati chiedendo di “adottarne” una in modo che non vada perduta. Ai ragazzi starà poi la volontà e l’impegno di raccontare la storia che hanno scelto ad amici, famigliari, conoscenti, in modo da farla vivere ancora”.
“L’intento - racconta Daniele Goldoni- è quello di sempre: raccontare storie di uomini poichè attraverso le loro vicende possiamo accorgerci di quanto poco abbia imparato la nostra società dal drama della Shoah e di quanto bisogno ci sia ancora di fare scelte coraggiose per costruire una società più giusta.”
L’intero progetto Voci dal profondo inferno è stato promosso e sostenuto dalla Comunità Ebraica di Mantova, dalla Cooperativa Edificatrice di Muggiò e dalla Associazione Ars Educandi.