Assemblea “a distanza”, svolta in videoconferenza, ma non per questo meno partecipata e densa di contenuti.
In queste poche parole si può riassumere quello che è stata l’edizione 2021 dell’assemblea annuale di bilancio della cooperativa sociale Auroradomus.
Circa 300 soci lavoratori hanno presenziato ai lavori che prevedevano un ricco ordine del giorno.
Il programma della giornata è stato aperto dalla Presidente Marina Morelli che nel tracciare la relazione sulla gestione relativa all’anno 2020 non ha potuto non ricordare tutte le difficoltà incontrate a seguito dell’emergenza covid che ha interessato tutto il pianeta.
I servizi socio-assistenziali gestiti dalla cooperativa sono stati duramente colpiti: chiusura di molte attività, riduzione di altre, tanti contagi tra utenti e lavoratori. Si è venuta a creare una repentina riduzione della mole di lavoro con la conseguente necessità di attivare il fondo di integrazione salariale per molti soci.
“Auroradomus – ha affermato Marina Morelli- ha messo in campo a tutti i livelli tutte le sue forze per affrontare l’emergenza, dal reperimento di tutti i DPI necessari anche quando sembravano introvabili, alla predisposizione delle procedure operative da applicare nei servizi per contenere l’epidemia, alla collaborazione con le istituzioni durante le fasi di verifica e controllo dei vari adempimenti da porre in essere”. Inoltre la Presidente ha fatto notare come la cooperativa abbia fatto la scelta (non priva di rischi) di anticipare ogni mese ai propri lavoratori collocati in fondo integrazione salariale, le spettanze che avrebbero altrimenti ricevuto da INPS in tempi non certi. Questo al fine di garantire a tutti la continuità retributiva.
Anche la riprogettazione dei servizi ha caratterizzato il 2020 – ha continuato la Presidente – abbiamo analizzato a fondo le nostre attività per renderle compatibili con l’emergenza in corso. In questo modo abbiamo potuto riavviare diversi servizi, riprendendo le attività rivolte ai nostri utenti e consentendo il rientro al lavoro dei nostri soci”.
In più passaggi Marina Morelli ha rivolto sul filo della commozione i propri ringraziamenti a chi in diverse modalità, ma soprattutto in prima linea all’interno dei servizi si è confrontato quotidianamente con il Covid: “se al momento ne siamo usciti lo dobbiamo a voi che avete combattuto un nemico invisibile mettendo da parte anche le comprensibili paure, dando prova di grande professionalità”.
La Presidente ha proseguito la propria relazione auspicando per il futuro della cooperativa un ruolo da protagonista nella ri-definizione di un contesto sociale che dopo la pandemia si presenterà profondamente mutato.
La relazione si è chiusa con una buona notizia per lo sviluppo della cooperativa, ovvero la concessione avvenuta ad aprile 2021 in gestione trentennale di tre RSA e di una casa famiglia nel territorio della Lunigiana: “è un concreto segno di speranza dopo un periodo buio, ripartiamo anche da questo con maggiore forza. Il bilancio del 2020 è appesantito da quello che è successo, ma la cooperativa ha le spalle larghe e la forza e la voglia di lasciarsi alle spalle questo periodo”.
All’ordine del giorno dell’assemblea era presente anche il rinnovo delle cariche del consiglio di amministrazione. Il Consiglio uscente si è ricandidato in modo compatto per il prossimo triennio nell’intento di voler garantire alla cooperativa continuità e soprattutto unità d’intenti dalla quale ripartire per proseguire lo sviluppo della società.
Questa scelta è stata molto apprezzata dai soci che hanno votato per la riconferma del consiglio uscente in modo praticamente unanime.
A chiusura dei lavori la Presidente riconfermata Marina Morelli ha commentato: “la conferma del cda uscente è un ottimo risultato perchè testimonia l’apprezzamento per il lavoro svolto anche nelle difficoltà incontrate, ora la cooperativa è qui, pronta per individuare nuove strategie anche in relazione ai mutati bisogni, è disponibile ad operare sia all’interno del Gruppo Colser-Auroradomus che a collaborare con nuovi partner: abbiamo già diversi progetti in mente, ci auguriamo che le condizioni sociali e sanitarie che conosceremo in futuro ci consentano di realizzarli. Per noi lo sviluppo e la creazione di nuove attività significano nuove opportunità di lavoro e qualificazione per i nostri soci, per questo vogliamo aumentare le nostre capacità di realizzare progetti che sappiano pienamente cogliere e, magari, anticipare le aspettative dei nostri interlocutori istituzionali.”