Si è svolta ieri mattina presso il Polo Educativo di Comunità "Patrizia Ferri", la presentazione dei laboratori Montessoriani che si svolgeranno nel Polo stesso.
Si tratta di una sperimentazione estremamente interessante che vedrà l'applicazione della metodologia Montessoriana nell'ambito della disabilità adulta sulla base dei principi della massima personalizzazione degli interventi e dell'autodeterminazione da parte degli utenti.
L'idea di questa sperimentazione è nata dal gruppo di coordinamento del Polo Educativo di Comunità Patrizia Ferri, che ospita servizi gestiti dalle cooperative Auroradomus e Insieme: nel mese di settembre 2015 si svolse un primo incontro con l'associazione Montessori di Parma che diede il via ad un fervido confronto culturale. Nacque l'idea di una collaborazione sulla disabilità, sulle orme dei primi studi di Maria Montessori che eseguì le iniziali sperimentazioni educative, proprio con bambini disabili. Le potenzialità di tali approfondimenti, hanno portato inoltre ad un proficuo dialogo con il Dipartimento di Neuroscienze dell'Università di Parma, che ha costruito insieme al gruppo di coordinamento, la struttura progettuale della sperimentazione.
Gli interventi di Marina Morelli presidente della Cooperativa Auroradomus, Matteo Ghillani Presidente della Cooperativa Insieme, Silvia Garulli Presidente dell'Associazione Montessori Parma, Leonardo Fogassi Vice Direttore del Dipartimento di Neuroscienze dell’Università di Parma, sono stati seguiti dai numerosi presenti con grande interesse.
Presenti anche numerose autorità in rappresentanza del Comune di Parma, dell'AUSL di Parma, dell'ASP "Ad Personam" a testimonianza della notevole rilevanza del progetto.
Per Auroradomus la progettualità educativa in ambiti diversificati e con diverse metodologie rappresenta da sempre una caratteristica peculiare dei servizi per disabili . Sono state davvero tante le esperienze che sono state fatte in questi anni alcune delle quali davvero innovative e in grado di coinvolgere non solo gli utenti, ma anche i loro familiari e l’intero contesto sociale in cui ci muoviamo. Percorrere la strada di questa nuova sperimentazione significa quindi proseguire e rilanciare un tema che stiamo seguendo da ben prima che l’accreditamento rendesse in qualche modo “obbligatoria” la realizzazione di progettazione educativa. Inoltre la sperimentazione del metodo Montessoriano è già in fase avanzata anche in altri servizi della Cooperativa, quelli per l’infanzia. L’utilizzo di questo metodo anche in un servizio per la disabilità adulta consentirà quindi di poter effettuare analisi incrociate delle sue potenzialità e di costruire uno scambio di conoscenze intersettoriale e multidisciplinare tra i diversi ambiti di attività.