Portare il “Teatro sensoriale” nei contesti socio-educativi rivolti ai giovani può significare, per alcuni adolescenti, rompere quella parete di cristallo fatta di dubbi e paure che qualche volta la pratica teatrale può sollevare, in particolare per caratteri timidi o per chi ha maggiori difficoltà ad integrarsi nel contesto sociale dei pari.
Questa modalità alternativa, che è stata portata nei Centri Giovani “Spazio Civico” di Felino e “Free Time” di Traversetolo grazie al cofinanziamento della regione Emilia Romagna nell’ambito dei progetti a favore degli adolescenti (L.14/2008), affonda le sue radici nell’antropologia: non si basa su un testo o sulla recitazione tradizionale ma sfrutta prevalentemente il canale emotivo, lasciando ai protagonisti l’assoluta libertà creativa nel rappresentare sé stessi attraverso oggetti, colori, forme, gesti, parole e suoni, senza costringere i partecipanti ad interpretare ruoli specifici. Ciò che ha valore, in un percorso come quello del progetto “Mi rimetto in ascolto”, è il percorso di scoperta e di percezione che ogni ragazzo ha potuto condurre, sotto la guida della regista Elisa Frascà, che si è poi trasformato nel valore aggiunto del gruppo composto da elementi concatenati tra loro.
Appuntamento dopo appuntamento, l’esperienza teatrale ha preso forma dalle parole del testo “Caino” di Mariangela Gualtieri, e si è conclusa in una suggestiva performance pensata per un solo spettatore alla volta, preso per mano dai giovani protagonisti e condotto in un viaggio attraverso oggetti, gesti e parole. Prevalentemente incentrata sui concetti di fiducia, scoperta ed esplorazione, la performance ha portato suggestioni intense e condivise tra i fruitori e i creatori, ribaltando metaforicamente il ruoli e ponendo gli adolescenti nei ruoli di guida per agli adulti.
Il progetto, che rappresenta una delle tante azioni di promozione del benessere e del protagonismo giovanile attivati nei contesti di aggregazione giovanile gestiti di Auroradomus, sarà oggetto di una mostra fotografica itinerante che, da settembre in poi, porterà la voce del teatro sensoriale in altri luoghi del territorio della Pedemontana.